L’Assemblea Costituente, terminati i suoi lavori, viene sciolta e vengono indette le elezioni. Comunisti e socialisti si presentano alle elezioni uniti nel Fronte Popolare.
La campagna elettorale è molto tesa e all’insegna del dilemma dittatura/libertà. (I Frontisti sono contro il piano Marshall, la DC è invece a favore. Si teme che possa ripetersi in Italia ciò che era avvenuto in Cecoslovacchia dove i comunisti avevano preso il potere con la forza)
Vittoria della DC e sconfitta del Fronte Popolare
18 APRILE 1948
Elezioni per la Camera dei Deputati
Partito voti seggi
D.C. 12.741.299 (48.5%) 305
Fronte democratico popolare 8.137.047 (31%) 182
(143 P.C.I./39 P.S.I.)
Unità socialista 1.858.346 (7.1%) 33
BloccoNazionale(Liberali/qualunquisti)1.004.889 (3.8%) 19
Monarchici 729.174 (2.8%) 14
P.R.I. 652.477 (2.5%) 9
M.S.I. 526.870 (2%) 6
11 maggio Luigi Einaudi viene eletto presidente della Repubblica
23 maggio nuovo governo De Gasperi di coalizione tra democristiani, socialdemocratici, liberali, repubblicani. Saragat vicepresidente del Consiglio dei ministri. Si inaugurano così i cosiddetti “governi centristi” che impostano la loro politica su due assi:
A) programma di ricostruzione:
– restrizione del credito e contenimento della spesa pubblica
– raggiungimento di una buona stabilità della moneta
– ripresa dell’industria e dell’agricoltura
– questione meridionale: espropriazione di una parte dei grandi latifondi e distribuzione delle relative terre ai contadini; istituzione della Cassa del Mezzogiorno(1950) per creare le condizioni favorevoli (ad es. realizzazioni delle infrastrutture come bonifiche, strade, centrali elettriche, fognature…) agli investimenti da parte delle industrie private;
– repressione delle agitazioni sociali (la celere, corpo di intervento rapido voluto dal democristiano Scelba, ministro degli interni divenuto famoso in seguito all’uccisione di 6 dimostranti a Modena nel 1950)
B) approvazione del Patto Atlantico (1949) e adesione dell’Italia al blocco militare facente capo agli Stati Uniti.
14 luglio attentato a Togliatti, segretario del Pci; l’attentatore è Antonio Pallante (24 anni) un fallito, condannato a 13 anni poi ridotti a 10, di cui tre condonati .Viene proclamato lo sciopero generale e cresce la tensione, ai limiti della guerra civile.
La situazione si ristabilisce:
– per l’atteggiamento pacato di Togliatti, una volta uscito dal pericolo di morte,
– per l’ordine della Cgil di riprendere il lavoro
– per la fermezza delle autorità dello Stato
Frattura nel mondo sindacale: dalla Cgil si staccò la componente cristiana che andò a formare la Cisl e quella socialdemocratica che andò a costituire la Uil